“Testimonianze degli eventi geologici che hanno modellato la superficie terrestre negli ultimi 2,6 milioni di anni"

Dove e quando

La conferenza si svolgerà in presenza il 12 Febbraio 2024.   In seguito, sarà disponibile la registrazione sul canale YouTube dell'Accademia. Tuttavia, è possibile seguire la conferenza anche via zoom: https://us02web.zoom.us/j/5964880155?pwd=eHYrTWUxeXg0K1M1d0l2b0hDeTFPQT09

Luigi Carobene, Associazione Italiana per lo Studio del Quaternario

 terrà una conferenza dal titolo:

 “Testimonianze degli eventi geologici che hanno modellato la superficie terrestre negli ultimi 2,6 milioni di anni"

Nel 1759 lo stratigrafo italiano Giovanni Arduino propose la suddivisione cronologica delle rocce affioranti nelle catene montuose in quattro Ere: Primaria, Secondaria, Terziaria e Quaternaria. Nel secolo successivo l’abate e geologo Antonio Stoppani (1873) descrive con grande dettaglio le evidenze del glacialismo e non esita a chiamare “Era Glaciale” il Quaternario.    L’esatta cronologia del Quaternario è stata stabilita dalla Commissione Internazionale di Stratigrafia soltanto nel 2009 utilizzando i sistemi della datazione radiometrica, in base ai quali il Quaternario ha inizio 2,58 milioni di anni fa. Tale intervallo di tempo è caratterizzato da una forte instabilità climatica, con alternanza di periodi glaciali e interglaciali e, di conseguenza, con alterne modificazioni dell’atmosfera e dell’idrosfera terrestre. Ciò ha originato negli ambienti continentali e sottomarini processi erosivi e sedimentari assolutamente nuovi. Mentre i fondali marini sono stati soggetti a prevalente sedimentazione, le superfici emerse continentali hanno subito processi sia sedimentari sia erosivi che hanno determinato “forme e depositi” che oggi si presentano spesso sotto forma di “relitti” oggetto di studio dei geologi del Quaternario. Una delle conseguenze più importanti del glacialismo è stato l’Eustatismo, ovvero l’alterno abbassamento e sollevamento del livello dei mari. La formazione delle grandi Calotte glaciali, l’Erosione, la Sedimentazione e l’Eustatismo hanno a loro volta condizionato il fenomeno dell’Isostasia. Da ultimo, il periodo Quaternario è stato caratterizzato da fenomeni tettonici importanti che, assieme ai processi erosivi e sedimentari, hanno profondamente e continuamente modellato e rimodellato la superficie terrestre.

I principali temi di ricerca sono stati:  
- Morfologia e dinamica dei litorali sabbiosi dell’Alto Adriatico;
- la Tettonica quaternaria del Friuli-Venezia Giulia;
- lo Studio delle grotte marine nel Golfo di Orosei in Sardegna;
- il Quaternario marino in Calabria, con particolare attenzione alle antiche linee di riva sollevate e alla stratigrafia delle argille marine pleistoceniche emerse;
- metodi di studio quantitativi sulle spiagge, sui solchi di battente e sui terrazzi marini;
- la tettonica e l’eustatismo quaternario lungo le coste della Liguria di Ponente;
- i movimenti gravitativi profondi lungo i versanti da Ventimiglia alla Val Graveglia in Liguria.

Luigi Carobene Luigi Carobene si laurea in Scienze Geologiche a Bologna il 7 marzo 1967.Ottenuta a Bologna una Borsa Biennale di Studio, conduce innovative ricerche sul Quaternario del Golfo di Orosei in Sardegna negli anni 1969-1971.Dal 1° novembre 1971 copre all’Università di Trieste l’incarico di Idrogeologia e dal 1° novembre 1972 quello di Rilevamento Geologico.

Dal 1° novembre 1981 inizia come Professore Associato l'insegnamento di Geologia presso l'Università della Calabria a Cosenza, che termina nel 1988.

Dal 1° novembre 1988 è titolare del corso di Geologia per Scienze Naturali all'Università di Genova e dal 2003 anche del corso di Geologia del Quaternario.

È Socio Onorario della Associazione Italiana per lo Studio del Quaternario.

 

Ultimo aggiornamento 9 Febbraio 2024